lunedì 3 dicembre 2007

Il famoso Meme della Vale (prima parte)

Otto cose di me che non ho mai scritto su un blog, ma nel mio caso anche che non ho detto a nessuno...

1. Partiamo dal peggio. Pochissimi lo sanno, ma ho fatto, qualche anno fa, i provini di Amici... mi sto vergognando come una ladra, e so che il mio moroso non mi parlerà per almeno 5 o 6 ore, odiando la De Filippi con tutto il suo corpo e la sua anima, ma ebbene sì, anche io, in un giugno di qualche anno fa, ero in fila a Cinecittà, davanti a Chicco Sfondrini (che aveva molti più capelli di ora) a recitare il mio pezzo...
No comment, vi prego.

2. Se oggi nel mio iPod ci sono Maritime, Maximilian Hecker, Calexico & Co. lo devo soprattutto alla Ceci, all'Ire e ad Alby. In particolare le prime due mi fecero un bel pò di Cd quando un giorno, entrando nella mia macchina si resero conto che nel mio porta cd c'era la discografia di Laura Pausini. "Non ti voglio più vedere con sta roba" disse la "maestrina" Cecilia..:) e da allora fu così (ma l'ultimo album me lo sono fatta fare lo stesso......)

3. Ero una boy-scout. Una lupetta, per essere più precisa. Bermuda blu, camicia con brevetti, fazzolettone al collo e sacco a pelo in spalla. Anni stupendi, ma se ci penso facevo veramente ridere........

4. Il cassetto della mia biancheria è degno di una compulsiva: tutto è perfettamente ordinato e preciso, calze da una parte, collant dall'altra, canotte impilate a modo, slip stirati e in ordine. Tutto diviso per colore, naturalmente. Non fa niente se poi la stanza è un casino assurdo. La biancheria in disordine è una cosa che mi disturba...:)

mercoledì 17 ottobre 2007

Ognuno ha le proprie fissazioni!

Ognuno ha le proprie e non sopporta che le si commenti. Io per esempio, sono unacollezionista di sms: quando avevo il vecchio telefono (molto più brutto esteticamente dell'attuale, ma molto più funzionale... i soliti miei acquisti azzeccati!) ognuno aveva una propria cartella. Quindi il belloccio del paese aveva una sua cartellina, con tanto di nomignolo, e idem le amiche più strette, la mamma. Insomma, sei sei VI AI PI hai una cartella. Ma sono una che conserva qualsiasi cosa: le Smemo del liceo, i biglietti del treno se ho una fiamma fuori città, gli scontrini di occasioni particolari. Piccolo dettaglio: non ho una reggia. E prima o poi qualcosa va buttato.
Ora ho fatto piazza pulita di tutto: sms, scontrini, biglietti del treno. Tutto tranne le scarpe: il primo amore non si scorda mai.
L'ultima fissazione della sottoscritta nasce un lunedì di ottobre. Io e le mie socie, prontissime per andare a lezione di Greco Zero, ci incamminiamo dalla biblioteca Civica di Parma alla splendida aula G. Giù si blocca in mezzo alla strada, nasce uno strano sorriso sulla sua bella faccia, e il suo sguardo è rivolto verso terra, attratto da un bellissimo...... bullone! In realtà (morosetto ingegnere docet!) la passione di Giù non sono i bulloni ma i dadi dei bulloni, che bloccano le viti. Ma Giù li chiama bulloni e così faccio anche io.
Parma è una città che abbonda di biciclette, è per questo che ci sono così tanti bulloni per terra, mi dice. Da allora lo sguardo va fisso a terra, i bulloni portano fortuna, e se trovi un bullone di mattina sarà sicuramente una bella giornata. Ma per chi non è solito a questa attività non è facile intravederli, e prova ne è che stavo passeggiando per la città con Roma e Giù e mentre io e Roma guardiamo per terra senza trovare una fava, Giù trova due bulloni guardando le vetrine!
Stamattina però, l'impensabile.
Con la mia camicetta azzurra e bianca, giacca seria e scarpa giusta, mi avvio verso un colloquio di lavoro importante. Sono agitata, sudo, ho sete, non so se la perosna che avrò di fronte sarà una stronza mai vista. Ma in piazza, e senza guardare per terra troppo, un bullone si presenta alla mia vista. Sono più calma, il colloquio non può andare male se hai trovato il primo bullone della tua vita. Mi direbbe questo, Giù, se fosse con me in piazza, e lo penso anche io.
Entro nel palazzo del colloquio, chiamo l'ascensore, salgo al sesto piano (e il 6 è il mio numero preferito!), e il colloquio va bene, sembra andare bene, la donna che ho di fronte non mi mette in difficoltà, mi sorride, guarda contenta il mio curriculum, e anche se dice - ne parlo con l'editore e ti faccio sapere -, si fa scappare una frase che fa promettere bene.
Uscita dal palazzo fantastico sul mio primo stipendio, l'ultimo dell'anno via, una cena in più fuori.
Tutto merito del bullone.

lunedì 15 ottobre 2007

Se Freud fosse vivo...

Sarà stata la vacanzina in montagna, sarà quel che volete, ho fatto un sogno stranissimo. Il mio ragazzo mi prende per il culo ancora oggi, e quando voglio fare due risate ci ripenso, e veramente capisco che la mente è strana, e che se Freud fosse vivo mi farebbe rinchiudere.
Mi trovo in una città non ben definita, che comunque doveva essere la città in cui vivevo, e all'improvviso, un cartello enorme informa la cittadinanza che il paese ha deciso di cambiare valuta economica. Dovete cercare di capire che la cittadina in questione era una sorta di Truman Show, è importante!
Dunque, cambia la valuta economica della città, i soldi non valgono più, ma dal cielo (e una voce informa di ripararsi) cadono palline piccole e colorate (tipo M&M's tanto per capirci!). La voce informa che saranno le palline i nuovi soldi (come nei villaggi Valtur) e che abbiamo un'ora di tempo per racogliere l'equivalente di 1500 euro (ognuno nel mio sogno ha quello stipendio, un sogno democratico insomma!), si va sulla fiducia.
A me le palline colorate mi fanno pure un pò paura, ma decido di raccogliere.
Nuova regola della città è che bisogna cambiare attività. Infatti, dopo poco, incontro la farmacista del mio paese lacustre (chissà con che diritto entra nel mio sogno) che fa la commessa in un negozio di abbigliamento; le si avvicina una signora che le chiede un consiglio per il mal di gola, e lei, stizzita (così giudicava il mio atteggiamento il mio prof al liceo di storia e filo) risponde di non essere tenuta a rispondere, in quanto, secondo la sua nuova vita, lei non è più farmacista.
Ora, se lo si prende come uno scherzo va bene, ma se vi fermate a pensare a che razza di sogno ha fatto la mia testa.... dite che c'è da preoccuparsi??? :-)
PS: la mia compagna di corso, accanto a me a leggere il mio blog, mi ha appena confidato di essere in attesa di una risposta per fare il servizio civile internazionale in danimarca. Deve dare una mano per il Greenery and Decoration of Xmas Tree". Mi ha appena guardato dicendomi: "perchè non mi rispondono? Io starei troppo bene vestita da renna!"
Insomma, a questo mondo non sono sola....:-)

martedì 9 ottobre 2007

Evviva!!!!!

Ho finito gli esami.
E la sensazione è di quelle così belle che provi ogni tanto, ma non spessissimo.
Quel nano secondo dopo che Grosso ha calciato l'ultimo rigore dopo la Francia, lo scudetto allo scadere della Fortitudo nel 2005, la prima discesa con gli sci della stagione, affacciarsi su Green Park accanto al Ritz, la mattina di Natale, sprofondare nel letto alle 6 di mattina dopo aver ballato sui tacchi tutta notte, guardare un film con le amiche con una tazza di the e i biscotti che fa la mamma della Vera.
Insomma, ho intenzione di passare una settimana a leggere i libri che mi piacciono, svuotare la videoteca comunale a forza di affittare film, e godermi l'ultimo week end libero prima dell'inizio della tesi al freddo di Campiglio con il mio morosetto.
Cosa voglio di più dalla vita?
Su, su, non fate i soliti esperti pubblicitari...

giovedì 4 ottobre 2007

sensazione lieve


It's not the red of the dying sun

The morning sheet's surprising stain

It's not the red of which we bleed

The red of Cabinet Sauvignon

A world of ruby all in vain

It's not that red, it's not that red

It's not that red, it's not that red


It's not as golden as Zeus' famous shower

It doesn't not at all come from above

It's in the open but it doesn't get stolen

It's not that gold It's not as golden as memory

Or the age of the same name

It's not that gold, it's not that gold

It's not that gold, it's not gold at all


I wish that would be your colour

I wish this would be your colour

I wish this would be your colour

Your colour I wish

I wish this would be your colour

I wish this would be your colour

I wish this would be your colour

Your colour I wish


It is as black as Malevich's square

The cold furnace in which we stare

A high pitch on a future scale

It is a starless winter night's tale

It suits you know It is a dead black,

it is that black It is that black, it is that black



I wish this would be your colour I wish this would be your colour

I wish this would be your colour I wish this would be your colour

.... Your colour I wish


einsturzende neubauten

giovedì 13 settembre 2007

Tutti a casa..

Poi ci si domanda perchè il basket in Italia è uno sport che non decolla.
Basta vedere partite come quelle di ieri, e la risposta è bella che pronta e confezionata. Perdere con la Germania che gioca praticamente con solo due giocatori, non qualificarsi per il pre-olimpico. Ma questo è il meno. Italia che gioca a sprazzi, va in confusione appena Belinelli si fa male (come dice Matte: "una squadra che gioca così così, tanto poi c'è Belinelli che risolve, che squadra è?"), non difende, e non convince. Tranne il Beli, appunto, e qualche azione di Gigli, il resto, per quanto mi riguarda, è tutto un N.P. Mi sono veramente rotta le palle di sentire gente dire che noi siamo una squadra che gioca col cuore. La pallacenstro, sia chiaro, si gioca con le gambe, la tecnica, l'atletismo, un pizzico di follia. E poi sì, anche con il cuore, ma non solo con quello.
L'Italia torna a casa e se lo merita, tutti lo sanno. Basile assente (ti amavo a dieci anni e ti amo anche adesso, lo sai, tanto che è noto a tutti che il nome del mio primogentio sarà Gianluca, ma bello mio, datti una mossa), Mancinelli no comment, Bargani da Nba solo in America, Soragna ko, Bulleri forse stanco di salvare le partite all'ultimo minuto.
Tutti a casa. La cosa positiva è che non saremo più costretti a sentire le terrificanti telecronache di Franco Lauro......
"Scorre impietuoso il cronometro"; "Tira da distanza siderale"; e vi risparmio il resto. Meno male che c'è Sky, con Flavio Tranquillo e la sua agitazione. Il campionato è alle porte, e la Fortitudo peggio dell'anno scorso proprio non può fare.

venerdì 24 agosto 2007

Studio matto e disperatissimo.

Non so perchè sono in vena di parlare di città, oggi voglio solo scrivere due righe per ringraziare Parma, che mi accolto e che mi accoglierà, che si è fatta amare più di Bologna, che ti conquista con i colori del Parco Ducale in autunno.
L'amore per Verona è legato alla gente, tre anni meravigliosi che non potrò mai dimenticare.
Parma mi ha conquistato con i profumi, l'accento emiliano, i tortelli, le enoteche, le file di biciclette parcheggiate (come disse un manifesto per la campagna elettorale: "Parlano di grandi opere. Ma le rastrelliere per le bici, dove sono????????").
Sono felicissima di non avere passato quel test a Bologna, e sono felicissima di vivere qui, di aver fatto mio "Ma co' dit!" e di aver fatto incontri belli, con inizi turbolenti ma che rimarranno.
Ma soprattutto sono contentissima di essere qui anche a metà agosto, senza distrazioni, solo con la meravigliosa Biblioteca Civica che mi fa studiare!
I miei post fanno cagare e sono tutti uguali. Lo so. Ma cercate di capirmi, ho Parisella tra 15 giorni e sono nel panico. Sto diventando un'esperta storica, che è tutto un dire.
L'unica novità che ho, è che mi sono innamorata del cantante dei Maroon 5; ho tradito Justin, che era evidente avesse un debole per le bionde!
Non toccatemi Adam Levine, e lo dico soprattutto a Roma che dice sempre che mi piacciono con lo stampino!